unDIVUDIDIVUDIallen

27 ottobre 2006

beccatevi questo...
scherzo, vi voglio bene!!

Sonno Lucido

Sono influenzato, sennò non scriverei così! Infatti la mia specialità è scrivere supercazzole, scrivere per non pensare. Invece stanotte, stranamente, stavo pensando (o sognando), di conseguenza non stavo scrivendo; poi mi sono detto, ma se scrivessi ciò che penso, anche se non è detto che abbia comunque un senso, non sarebbe più facile? Più facile si, ma.. di sicuro più.. compromettente! D'altro canto la memoria non è il mio forte, ciò che pensavo già se ne scivola via come sciolto da una fine ma incessante pioggerellina padana e allora voglio scriverlo, più per me che per gli altri, perchè non finisca su uno di quei soliti fogliacci che perdo sempre. Il pensiero era nato da una poesia:

IL TOSSICO

Il vino sa vestire d'un prodigioso lume
la stamberga peggiore,
e fabbricare portici di fiaba con le spume
del suo rosso vapore,
come un occiduo sole che splenda fra le brume.

L'oppio all'illimitato più vasti spazi dà,
nuovi confini adempie,
dilata il tempo e aguzza il piacere, di empie
e nere voluttà
fino all'orlo, e più ancora, il cuore ci riempie.

Tutto questo non vale il tossico che versano
le tue verdi pupille,
laghi ove rispecchia le tremule postille
l'anima mia riversa,
gorghi amari ove a bere scendono i sogni a mille

Tutto questo non vale il tremendo prodigio
dell'acre tua saliva,
che, senza più rimorsi nè forze, alla deriva,
su onde di vertigine,
immemore mi spinge alla funerea riva.


Questo è lo stato d'animo che ultimamente accompagna le mie notti, ma la poesia non è recente e la scrivo provando un incredibile piacere nell'attribuirmela, nel tornare indietro nel tempo ed identificarmi in un me stesso scrittore passato che idolatra il più grande di tutti i piaceri, la più forte di tutte le droghe, la più resistente di tutte le ossessioni; e mi rendo conto che lo sono ora come tutte le notti nei miei sogni, e che il piacere è allo stesso modo ricordo e fantasia di cio che mi accade e mi sta intorno. Nella poesia è però tutto facile ed una sola è su tutto, mentre per me è diverso. Non trovo la creatura che incarna l'unicità del piacere, anche se so che da qualche parte, probabilmente in qualche luogo o tempo diversi ci deve essere, come destinata a me come io a lei. Mi ossessiona e non mi da pace e, anche se non la conosco, mi illudo sempre di averla riconosciuta: mi allieta e mi tormenta manifestandosi in una bella risata, nelle forme di una ragazza che sta per addormentarsi acciambellata su un fiaco, nel tremito spaurito di una mano affusolata che ha paura di sbagliare, in un piccolo e rapido morsetto alle labbra, in mille diversi sguardi, fugaci, timidi, focosi, maliziosi, ostili, seri, aperti, appassionati, disinteressati, ma sempre e comunque espressioni degli stessi meravigliosi, sbarrati, perduti occhi. Nei miei sogni anche lei sembra ogni volta riconoscermi, meravigliata e felice, ma poi mi rendo conto che è tutto sbagliato, impossibile, deleterio, inaffrontabile ed allora lei scopre che il mio nome è anche inquietudine,tristezza, plagio e doppiezza e ci perdiamo in un odio protettore, nuovamente spaventati e confusi. Allora mi sveglio e scordo tutti i dettagli importanti, scordo quale sarebbe potuta essere la mia felicità, mi trovo in uno stato di intorpidimento e piacevole oblio che allontana ogni cosa o persona da me stesso e continuo a sperare di riconoscerla e dimenticarla ogni notte.

23 ottobre 2006

è arrivato l'autunno

Abbandonata definitivamente la grigia capitale lombarda. A casa per qualche giorno, tra le strade conosciute, i portici e gli amici di sempre.
Ho notato avvisaglie irrequiete in giro, sarà la stagione. D'altronde quando ancora si andava a scuola questo cominciava a essere periodo di protesta studentesca, ora che siamo un po' più grandi e non possiamo più permetterci di trastullarci con le utopie ci si sfoga sulle piccole cose di tutti i giorni e sui malcapitati che hanno la sfortuna di passarci accanto. Effettivamente anche io sono un po' molesto, dicembre e la spagna sono ancora lontani e la pagina del calendario sembra non voler girare mai... E' proprio ora di inventare la bolla spaziotemporale.
E forse è anche ora che mi rassegni a mettere la giacca, che comincia a fare un po' freddo. Cavolo, mi sembra ieri che ero in Calabria a fare il bagno!!
Vabbè, questa sera una birretta in centro non me la leva nessuno.
Una buona e umida serata autunnale a tutti!!

20 ottobre 2006

o sapevate?!?


Cosa fa il serpente con la rana? Forse non tutti sanno che quello che vediamo è un comportamento molto diffuso fra i serpenti lacertinidi della foresta pluviale trapattonica; infatti, il clima atipicamente freddo della zona di diffusione di questo ospitale serpentello, da luogo ad un incongruente habitat pseudo-alpino. A causa dello scioglimento delle nevi seguito da una lunga stagione delle pioggie, il terreno particolarmente fangoso insozza la raganella (ne vediamo uno splendido esemplare in figura), la quale risulta quindi ancora meno atta e propensa alla frittura. Quindi, la serpe, prima di invitarla a cena nel suo squallido trappolo per scapoli superdotati, la scrolla con sensuale irruenza. Scemo chi legge.Come si può facilmente apprezzare da questa fotografia particolarmente esplicativa, la rana, lusingata dalla galanteria dell'invito e dall'impetuoso trattamento estetico che il serpente le riserva, impettita, si mette in posa gonfiandosi tutta assumendo cosi la tipica posizione della rospa tronfia, ben nota in letteratura e già citata nel trattatello etologico di Roderick Attemborough "I rituali di corteggiamento dei rettili e la decadenza dei valori morali degli anfibi di sesso femminile"


E' interessante notare come animali di classi o addirittura ordini diversi, per non parlare del philum, sviluppino comportamenti in tutto e per tutto analoghi a quello che si è analizzato: si riporta come esempio questa splendida foto del nostro amico polipo. L'evidente analogia comportamentale non necessita alcun commento.

A seguito di queste modeste ma comunque interessanti considerazioni sul mondo animale, che spesso tanto assomiglia a quello di noi umani, tanto per rimanere in tema, riporterò qualche pezzo preso in qua ed in là da un libro.

"L'errore centrale dell'immaginazione letteraria: essa suppone che gli altri sono noi e che devono sentire come noi. Ma, per fortuna dell'umanità ogni uomo è soltanto chi è, e al genio è concesso soltanto essere qualche persona in più.

Facendo quello che non voglio fare e sognando quello che non posso avere, trascino la mia vita assurda come un orologio fermo

Ho scoperto che penso sempre e attendo sempre a due cose allo stesso tempo. Presumo che come me siano un pò tutti. Esistono certe impressioni, così vaghe che solo più tardi, quando ci ricordiamo di esse, sappiamo di averle avute. Da queste impressioni, credo, è formata una parte, la parte interna forse, di tale duplice attenzione di ogni uomo. Nel mio caso le due realtà a cui attendo hanno uguale importanza. In ciò consiste la mia originalità. In ciò consiste, probabilmente, la mia tragedia- e la sua commedia.

Un uomo, se possiede la vera sapienza, può godere l'intero spettacolo del mondo seduto su una sedia, senza saper leggere, senza parlare con nessuno, soltanto con l'uso dei sensi e il fatto che l'anima non sappia essere triste. "

Fernando Pessoa, "Il libro dell'inquietudine"

per oggi basta così! Se non l'avevate capito niente di quello che scrivo pretende di avere un senso, soprattutto a quest'ora; invece pretende stranamente di avere molti doppi sensi ed alcuni anche tripli, ma forse poi non avendo il senso singolo a quelli tripli ne togli uno e diventano doppi, mentre a quelli doppi ne togli uno ed avranno un solo senso. Di conseguenza, anche se non pretendono, per forza di cose si è dimostrato che in fondo molte delle cose che scrivo hanno un senso. La domanda è: quale? Ricchi premi per chi indovina...



Arriva MANO TOZZA

Buonasera a tutti
Proprio quando ormai stavate disperando di vedermi scrivere su questo blog, eccomi qua pronto a scrivere le mie stronzate (si possono dire le parolaccie?). Lo so, sono in ritardo, ma ho avuto molto da fare.. e poi non scordate che in realtà nel primo post c'è anche il mio zampino. Quindi d'ora in poi non tollererò più di essere tacciato di scarsa partecipazione al blog, pena un sentito invito ad andare di corpo.. Anzi, vista la "simpatia" che sto già dimostrando, rimpiangerete i bei tempi in cui ero impegnato e non vi intasavo il blog. Prometto che mi impegnerò per essere più pedante di una maestrina, più noioso di un ingegnere già iscritto all'albo, più didatticamente gestuale di Alberto Angela punto e virgola la mia MANO TOZZA non vi darà tregua, la sua immagine indisponente vi causerà notti di sonno tormentato, a metà fra l'incubo ed il dormiveglia, oppure vi sveglierà di soprassalto, in piena notte, con il cuore in gola, interrompendo a tradimento un piacevole sogno erotico.



Insomma, d'ora in poi vi romperò i coglioni anche sul web, quindi TREMATE!!
oppure non leggete i miei post!!

Comunque non è così tozza.. beh, ora mi guardo Beavis e Butt-head

Emilio

15 ottobre 2006

Milano 1

E che cazzo, tutta sta carica per il blog e poi non si scrive nulla...
Comunque rieccomi fugacemente a Bologna.
Milano fa schifo: grigia, frenetica e costosa. I milanesi sono tutti destroidi, neanche fascisti, ma berlusconiani, che forse è ancora peggio. Il mio albergo è minuscolo, ma va bene così. Di fianco all'albergo c'è un locale gay e un turco da cui ceno tutte le sere con kebab birra e patatine. Se si va a fare un giro in centro a Milano non c'è nulla, solo negozi di grandi catene che trovi ovunque e il duomo in ristrutturazione incelofanato in un enorme cartellone pubblicitario di Bancaintesa. E poi a Milano non hanno i distributori automatici per le paglie e la sera senza sigarette è un gran pacco.
Per il resto niente di che, un sacco di solitudine, l'opera omnia di Tondelli di cui giro faticosamente le pagine e tutta la saga di Star Wars vista sul portatile nelle mie briose nottate.
Poi ho letto sul giornale che c'è questa mostra di graffiti al Leoncavallo, che è uno dei centri sociali storici di Milano, mostra inserita nel programma del Comune per la settimana dedicata all'arte moderna, fatto sta che Sgarbi che è assessore alla cultura della città voleva andare all'inaugurazione e in vece la signora sindaco Letitia Moratti non ce l'ha mandato perchè sia mai che un suo assessore si mischi con gli squotter. Al di la della mia scarsa se non inesistente stima per entrambi i personaggi, questa volta voglio però appoggiare il signor Vittorio: se il comune inserisce un evento culturale all'interno della sua programmazione perchè l'assessore alla cultura non può presenziare all'evento? Solo perchè il suddetto evento è al Leoncavallo e l'amminuistrazione invece è fottutamente forzista? Evidentemente ci deve essere un nesso piuttosto evidente tra arte e politica e forse è la mia miopia che non mi consente di coglierlo. Poi c'è un'altra polemica sempre su una mostra milanese, sono fotografie di un tizio americano scattate credo nel 1992 in un obitorio newyorkese, anche questa mostra inserita nella programmazione del Comune per la settimana dell'arte moderna. Fatto sta che ora sono tutti scandalizzati perchè nelle foto sono ritratti dei morti, Voglio dire, cazzo vi aspettavate da foto fatte in obitorio? Le farfalle e i coniglietti? Vabbè...
Viva gli amministratori comunali con le ghiande nel cervello, viva i parlamentari ipocriti che si fanno le canne, viva i nordcoreani che fanno esplodere le atomiche, viva un po' chi volete voi...
Buonanotte.

10 ottobre 2006

metasclero

E' tutto il giorno che penso che non vorrei essere altro che qui, adesso. E' tutto il giorno che penso che questo è uno di quei giorni che tra un po' di tempo, quando sarò grande, o solo più grande, ricorderò e rimpiangerò. Per anni ho ripensato ai momenti passati rendendomi conto di quanto fossero stati belli senza che me ne accorgessi sul momento. Poi ho iniziato a farci attenzione. E faccio attenzione a Bologna, perché Bologna è diventata mia, ma Bologna non sarà per sempre, ha il timer puntato, e io voglio ricordarmi di un dopo pranzo come questo, pieno di sole e di vento, mentre io cammino per strada e poi mi siedo in un giardino e lancio i legnetti a Bibì, e mi sento infinitamente sola in un modo che non fa male, che mi piace, che qui ha un sapore che non ha in nessun posto. Sento gente che sclera, di continuo, per motivi giusti, per motivi inutili, e a me sembra di rimanere sempre più zitta, perché non ho più voglia di ascoltare i miei scleri, quindi figuriamoci quelli degli altri. Stasera succederà un putiferio a Firenze. Ma stasera noi saremo a bere della vinaccia alla salute del nostro ingegnere, quindi stop.

07 ottobre 2006

Saturday Morning

E' un po' una mattinata di merda. Mi sono svegliato troppo presto con il telefono di casa che suonava, ho mal di testa e un vago vomitino postumi della nottata di ieri, Bianca si vede male sia sul pc che sul lettore e come se non bastasse fuori dalla finestra c'è questo clima della serie tra poco scende il diluvio universale.
A parte quanto sopra c'è poi da dire che mi girano le palle anche per tutta un'altra serie di motivi, perchè ho un milione di cose da fare e non ho tempo, perchè quei fenomeni della banca non mi mandano il bancomat prima di una settimana e ho tutti i miei soldi bloccati sul conto senza poterli prelevare, perchè prima di lunedì mi aspettavo una chiaccherata a quattr'occhi che invece a questo punto suppongo non ci sarà, perchè sono stanco di correre dietro alla gente, perchè ogni tanto piacerebbe anche a me che qualcuno si adeguasse ai cazzi miei mentre invece per una strana legge di natura quello che si deve adeguare agli altri sono sempre io.
La selezione musicale della mattinata ha visto: Rodan, Afterhours, Bloc Party, My Blody Valentine, Velvet Underground e A Perfet Circle.
Con la speranza che qualcuno butti un occhio fuori dal suo mondo e colga, con la consapevolezza che nulla succederà...

03 ottobre 2006

unDIVUDIDIVUDIallen: settembre 2006

TUTTO CIO' E' MOLTO EMOZIONANTE...!!!

dopo giorni sono riuscita!

OLE'!!!!!!!!